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Testimonianze e Case History

L'opinione di alcuni utilizzatori di CMDBuild, CMDBuild READY2USE e openMAINT

Tenere sotto controllo Dati di Asset e Servizi grazie a CMDBuild. Tutto registrato

Le grandi infrastrutture informatiche richiedono soluzioni comode con le quali documentare Asset e Servizi. Una soluzione di questo tipo deve poter offrire tutte le funzioni di Workflow importanti e rappresentarne l'intero ciclo di vita. CMDBuild si prende carico di questo arduo compito e rivela agli amministratori dove si trovi un certo servizio, chi lo impiega in una certa configurazione e molto altro.

A noi tutti l'Italia è ben nota come amata meta di vacanze, come la patria della pasta e della pizza e come la terra natale di Michelangelo e Leonardo da Vinci, ma anche della Mafia. Per quanto concerne il settore informatico, non vengono in mente famosi esperti o innovazioni degne di nota provenienti dal Bel Paese. Ma questo può cambiare con la crescente diffusione di CMDBuild (Configuration Management Data Base): soluzione open source sviluppata da Tecnoteca, una ditta italiana risiedente nel Comune di Tavagnacco, poco lontano da Venezia.

Il motto del loro programma è il seguente: “CMDBuild è il sistema ERP per il settore informatico”. Così il senso e lo scopo di questo programma vengono riassunti in un breve pensiero: CMDBuild gestisce tutte le informazioni IT delle società. L'ambiente è da considerare come un sistema Storage e Consulting che gestisce tutte le informazioni IT di un Repository centrale e offre uno sguardo solido sui servizi IT.

Sono presenti i CI (Configuration Items), dietro i quali si nascondono le descrizioni dei componenti e dei servizi. CMDBuild fornisce ai suoi clienti le risposte giuste alle loro domande, come: dove si trovano certi componenti in un ambiente? Chi li utilizza e con quali diritti? Dove si trovano simili CI? Sono disponibili licenze sufficienti per i software? Cos'è successo durante il ciclo di vita dei CI? Quali CI agiscono sugli altri? Quali condizioni sono in attesa di un intervento?

Tutto questo è necessario e funzionale nel lavoro dell’Amministratore informatico, affinché la situazione attuale di un'infrastruttura IT rimanga documentata permanentemente. Le informazioni possono essere utili in particolare per l'alleggerimento dei compiti amministrativi: molte incombenze possono essere snellite grazie alla disponibilità di informazioni rilevanti. Nell'agosto 2014 il progetto è stato eletto “Progetto del mese” dallo staff SourceForge. Tuttavia finora CMDBuild ha avuto poca attenzione mediatica.

L'ambiente open source utilizza una terminologia specifica per descrivere le funzioni. Le informazioni vengono salvate nel database secondo strutture gerarchiche. La gerarchia si basa su Classi e Sottoclassi. Le informazioni descrittive vengono chiamate Attributi. Per descrivere le relazioni tra gli Item, CMDBuild utilizza i cosiddetti Domini. Questi possono essere visualizzati su grafico con l'aiuto di una apposita funzionalità. In questo modo si può ricavare quale elemento si collega con gli altri e con quale frequenza. Inoltre CMDBuild gestisce utenti e gruppi, inclusa la definizione dei diritti di accesso, e include la possibilità di georiferimento degli asset.

La logica del modello viene definita con l'aiuto di una apposita interfaccia basata sul concetto “Entity-Relation”. Ogni modello dati può includere Classi di diverse tipologie di asset, compresi le applicazioni software, i servizi, le ubicazioni, ecc. Tramite viste e filtri, la visualizzazione si può adattare alle esigenze. Per quanto riguarda i widget, l'ambiente mette a disposizione ulteriori funzioni con le quali si può per esempio stampare dei report relativi ad uno specifico asset, visualizzare un calendario e avviare un workflow.

I punti di forza di CMDBuild includono la gestione delle relazioni e dei workflow. L'ambiente può collegare degli item con altri item e, grazie a queste relazioni, rappresentare dipendenze gerarchiche e funzionali. Otre a ciò, per ogni item si potranno assegnare referenti, licenze, contratti e posizioni. Inoltre con la funzione di correlazione si potranno rappresentare assegnazioni di servizi utili, cablaggi e altre periferiche.

Uno dei principali vantaggi di CMDBuild è la possibilità di creare dei workflow nei quali definire i processi da eseguire secondo le logiche previste per la gestione dell'ambiente IT. L’aspetto interessante è che gli utenti autorizzati possono disegnare liberamente le configurazioni dei workflow. Gli utenti creano i workflow con l'aiuto di un editor di workflow e li importano poi in CMDBuild. Il programma non mette al momento a disposizione un proprio editor interno; i workflow vengono ora eseguiti dal Together Workflow Server Engine. In questo modo è quindi possibile configurare processi “ITIL compliant”, fra cui l’Incident Management e il Change Management. Queste funzioni sono già implementate nella variante CMDBuild READY2USE (si veda sotto il riquadro “CMDBuild READY2USE”).

Quando alle informazioni testuali si vogliono collegare anche documenti contrattuali, documentazioni e disegni tecnici, oppure immagini e posizionamenti di oggetti, CMDBuild può gestirli grazie ad Alfresco DMS. L’ambiente di gestione degli asset è basato su un'interfaccia AJAX. Tramite le dashboard è possibile ottenere diverse rappresentazioni grafiche degli item a disposizione.

Un sistema di gestione informativo efficiente richiede delle funzionalità di reportistica, messe a disposizione da CMDBuild nel menu “Report”. I report, basati sul web, possono essere esportati in PDF, ODT, RTF e CSV. Alcune funzioni di amministrazione del sistema vengono gestite con il Task Manager che si trova nel Modulo di Amministrazione. Il Task Manager serve per avviare dei workflow, eseguire dei connettori e verificarne i risultati. CMDBuild utilizza normalmente una funzione di notifica via mail per segnalare eventuali attività da svolgere. Quando si opera in luoghi geografici “distribuiti”, si possono assegnare agli item coordinate geografiche. È possibile anche il georiferimento su planimetrie. CMDBuild in particolare può utilizzare dati di Open-StreetMap e GoogleMaps, come anche rappresentazioni tridimensionali BIM in formato IFC. Tuttavia l'utente è anche qui costretto almeno in parte a ricorrere a strumenti esterni per il disegno delle planimetrie.

Il team italiano ha pensato che gli operatori possano lavorare con l'ambiente in mobilità. Per questo hanno messo a disposizione un'interfaccia mobile. Le APP Android e iOS consentono il controllo dell'ambiente tramite i servizi REST-Web. Unico intoppo: la APP non è sotto una licenza open-source, bensì fa parte di un pacchetto commerciale.

L'installazione dell'ambiente è semplice: si scarica l'archivio CMDBuild dal sito di SourceForce e lo si decomprime. Prerequisiti sono un server Tomcat e un database PostgreSQL. Si copiano le librerie della directory “extras/tomcat-libs” nella directory “libs” dell'installazione di Tomcat. Poi si copia il file “cmdbuild-2.5.war” nella directory “webapps” di Tomcat e lo si rinomina come “cmdbuild.war”. Quando si vogliono utilizzare i dati geografici allora basta copiare il file "/extras/geoserver/config.yaml” nella directory del plugin MapFish di Geoserver.

Primi passi con l'ambiente di gestione

Il lavoro con CMDBuild inizia solitamente con la creazione delle classi con lo scopo di mappare palazzi, uffici, stanze, piani, fornitori e naturalmente gli asset (immagine 1). Gli asset si possono suddividere in ulteriori categorie, come per esempio in computer, stampanti, licenze o unità di rete. Le classi “computer” possono essere “specializzate” per esempio in “server”, “computer fisso” e “portatile”. Le classi saranno i contenitori delle cosiddette Card che corrispondono alle tradizionali schede dati di un oggetto. Non vengono messi limiti alla creatività dell'utente. Ma bisogna comunque progettare una struttura gerarchica sensata nella fase introduttiva. Le classi vengono applicate anche per censire i propri colleghi e collaboratori (eventualmente con una propria gerarchia o categoria appropriata).

Image 1: The definition of a new class, which can have an arbitrary number of subclasses.Ad ogni classe si assegnano un nome ed eventualmente una descrizione. Successivamente si definiscono le correlazioni con le altre classi e gli altri item (immagine 2). Per fare questo ci si sposta sul TAB “Relazioni” e si crea una correlazione tra le due classi. I palazzi possono essere relazionati con corridoi, stanze e persone, gli impiegati con un PC e un server. Con un clic sul grafo delle relazioni si carica la visualizzazione di tutti i collegamenti. Purtroppo non è possibile qui modificare gli elementi. Per ogni classe e per ogni item si può richiamare la History che nella terminologia di CMDBuild si chiama cronologia. Immagini, documenti e altri dati possono essere caricati dal TAB “Allegati”. Una volta effettuato il login, una dashboard presenta diverse visualizzazioni dei dati IT, per esempio riguardo il numero di item, il produttore o la tipologia degli asset.

Anche la dashboard può essere adattata alle esigenze di ciascuno. Basta aprire il menu “Dashboard”, eseguire il comando “Aggiungi”, specificare una descrizione e poi spostarsi sul TAB “Grafici”. A questo punto si determina quali tipologie di grafici utilizzare per la visualizzazione. L'inserimento delle informazioni standard è semplice. Un po' complicato è invece creare la funzione di calcolo dei dati nel database PostgreSQL, che poi viene selezionata dall’interfaccia utente. Questi dati sorgente vengono poi rappresentati in un grafico. Nella pratica si costruisce poi un mapping che rappresenti i parametri di output della funzione PostgreSQL nei parametri di input della topologia del grafico. Infine vengono specificati i parametri specifici di ogni tipo di grafico.

Ciò che sembra semplice nella teoria, nella pratica non è così ovvio, in quanto la definizione della funzione PostgreSQL deve essere formulata correttamente. Nel concreto la funzione deve presentare il seguente format: “TYPE: funzione”. La funzione inoltre deve includere i parametri di input e output. È sufficiente un piccolo errore di dichiarazione e già il grafico risulta vuoto.

I report sullo status di un'infrastruttura sono la bibbia per un amministratore alla ricerca di informazioni. Le funzioni di report proprie di CMDBuild sono rudimentali – come altre cose nell'ambiente di gestione. Ma certamente grazie all'integrazione di JasperReports, il tool guadagna chiaramente in funzionalità. CMDBuild può importare report che vengono disegnati con iReport, l'editor di report del pacchetto JasperReports, il quale supporta le funzioni di formattazione testo, la definizione di elementi standard come righe di intestazione e piè di pagina, raggruppamento di dati, valutazione di tabulati, calcoli sui campi, gestione di sottoreport così come diverse possibilità di utilizzo di immagini e grafici. È possibile l’esportazione in PDF, HTML, XLS e CSV. La funzione di import di CMDBuild mette a disposizione un wizard per l’importazione di un report. La variante open-source non fornisce report pre-configurati, questa caratteristica è presente solo nella versione commerciale.

Primi compiti amministrativi

In CMDBuild le funzioni amministrative sono suddivise in diversi menu. L'amministrazione degli utenti è inclusa nel menu “Utenti e gruppi”. I diritti all'interno dell'ambiente si basano sui gruppi di utenti, sui permessi dei gruppi e sulle associazioni fra gruppi e utenti. Con i permessi assegnati ai gruppi si può limitare l'accesso a Classi, Viste, Filtri di ricerca, Dashboard e Report. Con le associazioni fra utenti e gruppi si assegnano specifici diritti ad ogni Classe. Se in un gruppo si inserisce un utente, i diritti del gruppo vengono automaticamente trasferiti a questo. In CMDBuild si possono assegnare permessi aggiuntivi sull’interfaccia utente con la funzione “Configurazione UI” e lì configurare individualmente le opzioni disponibili.

Image 2: Displaying connections between items provides a completely different view of an IT infrastructure.Per la configurazione delle autorizzazioni si utilizzano la pagina “Permessi” nel Modulo di Amministrazione. Nella tabella possono configurare i diritti per ogni classe, ogni processo, ogni vista e ogni pagina personalizzata. La gestione dell'utente è altrettanto semplice: si apre la lista utenti e si esegue il comando “inserisci utente”. Nella scheda si assegnano al nuovo utente dati e impostazioni rilevanti.

Un altro strumento importante nel Modulo di Amministrazione di CMDBuild è il Task Manager, che gestisce tutte le funzioni eseguibili in background. Queste includono per esempio le seguenti funzioni:

  • gestione delle e-mail in arrivo
  • gestione degli eventi asincroni
  • attivazione schedulata dei workflow
  • attivazione schedulata del Wizard Connector
  • invio schedulto di e-mail con un report allegato

Il Task Manager consente la creazione di nuovi compiti. Alcuni task prevedono di attendere delle e-mail specifiche che si possono caricare in una determinata casella di posta. Si devono verificare le informazioni e eseguire le relative azioni, come per esempio l'avvio di un workflow. Con questo meccanismo, nella pratica, si può avviare ad esempio un processo di Incident Management, dopo aver ricevuto la relativa notifica. Per questo si utilizza il Task Manager Wizard che guida l'utente attraverso cinque passaggi. Il numero di passaggi dipende da ciascun task. CMDBuild mette a disposizione una propria gestione di e-mail. Le relative funzioni possono essere trovate nel menu “E-mail”. Nell'ambiente si possono configurare gli account delle e-mail e per ciascuno di questi account definire template predefiniti per l'invio delle e-mail, utilizzabili in particolare per i meccanismi di CMDBuild dei Workflow, dei Widget e del Task Manager.

Personalizzare CMDBuild

La configurazione e personalizzazione di CMDBuild avviene nel menu “Configurazione”. Nelle impostazioni generali si assegna all'ambiente una denominazione e si definisce la classe di default. Affinché gli utenti possano accedere al sistema di Workflow questo deve essere configurato nell'omonimo menu. Inoltre è possibile personalizzare l'URL a cui risponde il motore. Ci sono le impostazioni predefinite delle funzioni di correlazione, come anche la relativa rappresentazione grafica. Anche questi possono essere personalizzati a seconda delle proprie esigenze. Nel concreto, si possono determinare il numero dei livelli di connessione e agire sulla complessità del grafico. Di default la il grafo delle relazioni è impostato visualizzazione un massimo 100 nodi.

Gli sviluppatori devono all'Università di Bologna la creazione della funzione di integrazione per Alfresco DMS, tramite una interfaccia basata sul protocollo CMIS (Content Management Interoperability Services). CMDBuild e Alfresco comunicano tramite questa interfaccia. L'unica condizione da rispettare è che Alfresco sia installato almeno nella versione 3.4. La configurazione dell’interfaccia è davvero semplice: si impostano i dati di accesso al DMS e si definiscono i percorsi del servizio FTP e del Webservice. Se sono presenti dei Lock sulle schede degli item, per proteggerle per esempio da modifiche non autorizzate, qui è possibile sbloccarle.

Al momento gli sviluppatori lavorano alla versione 3.0 che dovrebbe essere disponibile nel corso dell'anno. Per questa versione vengono riscritte diverse parti del codice client anche per semplificare il riutilizzo nelle APP mobili. Sono inoltre al centro dell'attenzione le performance e gli aspetti grafici della nuova versione, che deve rendere CMDBuild un'applicazione dal futuro assicurato. Si può già dare un'occhiata in anteprima alla versione 3.0 tramite questo link.

Conclusione

Con CMDBuild gli sviluppatori di Tecnoteca hanno raggiunto una soluzione utile per la gestione aziendale dei dati IT. In sostanza, l'ambiente fa esattamente quello che deve fare, niente di più e niente di meno. In particolare servirebbe più flessibilità nel raccordo tra le componenti infrastrutturali.

Variante CMDBuild READY2USE

Con CMDBuild READY2USE il team italiano offre una variante commerciale del loro software che presenta alcune caratteristiche addizionali.

La Variante READY2USE segue le direttive di Best-Practice dell'ITIL. Sulla base di un abbonamento annuale i clienti hanno l'accesso al “Self Service Portal”, una particolare interfaccia user-friendly che consente l'interazione con l'ambiente di gestione anche ai non tecnici.

Il portale Self Service consente di segnalare guasti ed altri problemi tecnici e inoltrarli tramite il workflow di Incident Management. Si possono consultare informazioni sui risultati e conoscere la situazione in tempo reale. Anche il numero dei connettori è chiaramente più alto: CMDBuild READY2USE contiene connettori per Active Directory, OCS Inventory, VMware vCenter, Zabbix e LLDP.

Collegamento con il mondo esterno

Nella maggior parte delle imprese esistono già dei sistemi nei quali vengono depositate informazioni specifiche dell'impresa e informazioni IT. CMDBuild può legare queste e metterle a disposizione dell'azienda.

Naturalmente la lettura e la verifica manuale delle informazioni in un CMDB (Configuration Management Database) racchiude il rischio di ritardi e un'acquisizione di dati imprecisa. Un automatismo per l'import automatico sembra essere la migliore soluzione. Perciò CMDBuild dispone di connettori ETL che consentono l'allineamento dei dati con applicazioni aziendali esterne. CMDBuild si interfaccia con server LDAP per il rilevamento dei dati degli utenti. Le interfacce con sistemi HR e ERP possono recuperare dati di clienti e fornitori. Il software può inoltre sincronizzare dati da soluzioni di Automatic Inventory.

CMDBuild dispone inoltre di interfacce con di sistemi di virtualizzazione. Inoltre è a disposizione un plugin per TOGAF (The Open Group Architecture Framework). Per tutte queste funzioni di utilizzo sono a disposizione specifiche interfacce e plug-in. Per compiti di sincronizzazione complessi ci si affida allo strumento “Wizard Connector” che è disponibile fra le funzioni amministrative di CMDBuild.

IT Administrator (https://www.admin-magazin.de/Das-Heft/2018/07)

di: Dr. Holger Reibold

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