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CMDBuild Newsletter n. 61

CMDBuild

Maggio 2017

Sommario

Sviluppo nuova versione CMDBuild 2.5 

Progettazione CMDBuild 3.0

CMDBuild sul campo

Nuovo connettore con Zabbix

openMAINT e l'IoT

openMAINT sulla rivista BitMAT

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In sviluppo la nuova versione CMDBuild 2.5

cluster

Prosegue lo sviluppo della nuova versione 2.5, la cui principale novità sarà costituita dalla possibilità di utilizzare CMDBuild in modalità “cluster”, configurando cioè più nodi indipendenti funzionanti su sistemi Tomcat diversi ed in grado di erogare lo stesso servizio.

Questo da un lato garantirà il funzionamento complessivo del sistema anche in caso di guasto ad una delle istanze Tomcat (disponibilità), dall’altro consentirà di distribuire il carico di lavoro su più server (scalabilità) aumentando le prestazioni complessive.

CMDBuild 2.5 includerà inoltre le seguenti novità:

  • nuova tipologia di task nel Task Manager del Modulo di Amministrazione per l’invio schedulato automatico di report via mail (funzionalità precedentemente annunciata per la versione 2.4.1 ma poi rimandata);
  • refactoring del GIS, in grado ora di operare con una quantità di oggetti pressochè illimitata grazie ad un nuovo meccanismo di caricamento dinamico e rilascio della memoria;
  • possibilità di associare un utente a gruppi diversi con permessi differenziati su insiemi di righe disgiunti di una stessa classe / processo;
  • migliorie prestazionali, sia nella costruzione dell’interfaccia utente che nell’avanzamento dei processi.

Il rilascio è stato ripianificato per il prossimo mese di settembre.

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La progettazione di CMDBuild 3.0

testing

Stiamo contemporaneamente lavorando alla progettazione di CMDBuild 3.0.

Nella nuova versione dedicheremo una attenzione particolare ai test automatici, che saranno ulteriormente estesi per accrescere la qualità dei rilasci effettuati.

I test, già presenti parzialmente nel codice server, saranno introdotti in forma estesa anche nel codice “client”, per garantire la corretta implementazione dei requisiti di interfaccia utente dichiarati.

La soluzione allo studio è basata su Cucumber, un Test Framework open source.

Cucumber supporta la metodologia Test Driven Development (TDD), che suggerisce di scrivere i test prima di procedere con lo sviluppo del software.

A questo aggiunge poi il supporto per la metodologia del Domain Driven Design (DDD), il cui approccio è quello di utilizzare un formalismo semplificato (Cucumber utilizza Gerkin, molto vicino al  linguaggio naturale inglese) per la descrizione di ciascuno scenario in cui è scomponibile un requisito funzionale.

In altre parole ogni scenario viene descritto nella forma “Given-When-Then”, cioè dato un contesto (Given) eseguendo una specifica operazione (When) ottengo un determinato effetto (Then).

A quello scenario viene poi abbinato un codice Java eseguibile in automatico, e ripetibile ad ogni rilascio, in grado di verificare l’effettivo ottenimento di quell’effetto (presenza di un testo in una determinata posizione, apertura di una popup con determinati contenuti, risultato della pressione di un pulsante, ecc) su tutti i browser supportati.

In questo modo è anche sempre garantito l’allineamento del codice sorgente con i requisiti funzionali, dal momento che la modifica del codice sorgente senza intervenire sul codice di controllo provocherebbe il fallimento del test.
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openMAINT su BiTMAT

Sulla rivista on-line BitMAT, casa editrice che pubblica anche altre testate fra cui LineaEDP, è uscito all’inizio di questo mese di maggio un articolo su openMAINT.

L’articolo, scritto sotto forma di intervista con il CEO di Tecnoteca, Fabio Bottega, descrive le principali esigenze di un sistema CMMS e le risposte fornite al riguardo da openMAINT.

Una delle chiavi di lettura dell’intervista è data dal parallelo fra le architetture IT basate su sistemi CMDB e le funzionalità specifiche dei sistemi CMMS, interpretato in modo innovativo da Tecnoteca con l’intuizione di sviluppare entrambe le verticalizzazioni a partire dalla stessa piattaforma comune CMDBuild.

Sono poi descritte le funzioni disponibili in openMAINT, fra cui la manutenzione a guasto e programmata, la rappresentazione degli immobili con il supporto di un visualizzatore BIM IFC 3D, la dettagliata conoscenza degli oggetti di manutenzione, il patrimonio informativo ottenibile dalla raccolta di dati sul campo ed analizzabile per ottenere una maggiore efficienza ed efficacia nei processi di gestione.

Nell’articolo viene anche descritta l’ulteriore peculiarità di openMAINT data dalla sua licenza open source, approfondendo il modello di business utilizzato da Tecnoteca.

Link utili

CMDBuild

SourceForge Project

Twitter @cmdbuild

Twitter @openmaint_org

LinkedIn Group

CMDBuild READY2USE

openMAINT

Tecnoteca


CMDBuild e openMAINT sono software opensource realizzati e mantenuti dalla società Tecnoteca, rilasciati con licenza AGPL.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CMDBuild sul campo

unir

L’Università degli Studi di Parma è un'università statale fra le più antiche d'Italia, essendo stata istituita prima dell’anno mille.

L'Università conta oltre 20.000 iscritti e circa 1.800 dipendenti fra personale docente e ricercatore e personale tecnico - amministrativo.

Il responsabile dell’unità di Erogazione Servizi dott. Fabrizio Russo, nell’area dei Sistemi Informativi, aveva avviato un paio di anni fa una prima fase di studio per l’attivazione di un CMDB e del relativo processo di Configuration Management, e stava valutando l’adozione di una applicazione di supporto.

Le caratteristiche del prodotto, la sua licenza open source ed i feedback positivi ottenuti dall’Università di Bologna che già lo utilizzava da tempo hanno portato alla scelta di CMDBuild.

Lo start-up del sistema è stato effettuato da un gruppo di tecnici dell’Università di Parma costituito da Riccardo Cappone, Michele Cavazzoni, Michele Zenna e Mario Bozzetti, affiancati da specialisti di Tecnoteca.

Le attività di configurazione hanno riguardato l’installazione iniziale, alcune estensioni del modello dati, il caricamento di alcuni file di dati preesistenti, l’attivazione del connettore con VMware, la implementazione di un nuovo connettore personalizzato con il tool di monitoraggio di rete SANET già in uso.

E’ stata anche svolta una estesa attività di formazione dei tecnici dell’Università sulle funzionalità del sistema CMDBuild, sia su aspetti teorici che svolgendo in modalità di "training on the job" alcune delle implementazioni richieste.

Nuovo connettore con Zabbix

sabbia

Come raccontato nella newsletter precedente, lo scorso mese di marzo Tecnoteca ha partecipato con un proprio stand al CeBIT di Hannover.

Fra i molti contatti raccolti è risultato particolarmente utile quello con la società italiana Quadrata Srl, Partner Premium del tool di monitoraggio Zabbix.

Zabbix è uno strumento open source per il monitoraggio di reti e sistemi informatici, tramite cui controllare lo stato degli apparati, diagnosticare eventuali malfunzionamenti e notificarli a che deve gestirli.

Per contro CMDBuild è l’ambiente naturale in cui raccogliere informazioni significative sullo stato dei Configuration Item e gestire i processi di Incident.

Abbiamo quindi deciso, in accordo e con il supporto tecnico della società Quadrata, di aggiungere un nuovo connettore in CMDBuild READY2USE, con l’obiettivo di cercare delle sinergie fra i due strumenti e le due società.

Il connettore gestirà inizialmente gli eventi di malfunzionamento di un apparato, notificandoli ai tecnici responsabili con le informazioni più significative disponibili nel CMDB per quell’apparato ed avviando un processo di Incident Management.

Il connettore sarà successivamente esteso per ottenere delle funzionalità base di Inventory in modalità “agentless”, utili a chi per policy anziendali non potesse installare gli agenti software richiesti da OCS Inventory.

Il nuovo connettore, sempre basato sul framework CMDBuild Advanced Connector, sarà rilasciato con la versione 1.2 di CMDBuild READY2USE.


openMAINT e l'IoT (Internet of Things)

IoT

Già dal primo rilascio di openMAINT abbiamo previsto la possibilità di configurare connettori personalizzati per ricevere e registrare automaticamente in openMAINT informazioni prodotte da apparati interrogabili tramite protocolli standard.

Dalla nascita di openMAINT questa possibilità si è fatta sempre più concreta, nell’ambito della nuova area IT ormai nota con il nome di Internet of Things (IoT).

I vantaggi dell’integrazione dell’IoT in openMAINT sono molteplici:

  • raccolta di informazioni su guasti agli impianti (sicurezza, civili, industriali, ecc) ed avvio proattivo del processo di manutenzione a guasto
  • raccolta di anomalie prestazionali (energetiche, confort, ecc) e confronto con la sensoristica disponibile
  • raccolta di informazioni sull’utilizzo degli impianti per la una pianificazione più precisa delle attività di manutenzione programmata
  • raccolta di dati sui consumi energetici interrogando direttamente i contatori

Tecnoteca sta ora affrontando le prime significative situazioni progettuali di interfacciamento diretto fra openMAINT e gli apparati “sul campo”, sulla cui base saranno poi implementati meccanismi standard di supporto.